Ernesto Treccani

17/07/2013

Nel anno 1938 a soli diciotto anni fonda e dirige il periodico "Vita Giovanile", grazie ai mezzi ed alla fiducia messigli a disposizione dal padre. "Vita Giovanile" diventa presto "Corrente di Vita Giovanile" e poi la rivista "Corrente", uno strumento per organizzare ed esprimere la propria opposizione politica ma anche artistica. Treccani si ritrova improvvisamente ad avere a che fare con personaggi, seppur giovani, di una generazione più matura di lui e di grande rilevanza: attorno alla sua rivista vengono infatti a riunirsi Birolli, Migneco, Sassu, Argan, Ungaretti, Saba, De Grada, Quasimodo, Montale e altri ancora che influirono notevolmente sulla crescita artistica, culturale e politica del giovane Ernesto.Frequentava all'epoca la facoltà di ingegneria e per questo ha avuto modo di entrare in contatto con i movimenti di avanguardia del fascismo. Intorno al 1940 inizia a dipingere, e prende parte alla mostra collettiva che si svolge presso la Bottega di Corrente. Con l'inizio della guerra la pubblicazione della sua rivista viene soppressa e come risposta aderisce al Partito comunista diventandone un attivista. Nel dopoguerra, forte dell'esperienza nel partito e delle nuove conoscenze partigiane, entra nella redazione de "Il '45" una rivista su cui scrivono, tra gli altri, Elio Vittorini, Mario De Micheli e Raffaele De Grada. Successivamente, sempre con personaggi del nuovo establishment si distingue all'interno del gruppo di "Pittura", cui prendono parte nomi noti come Ajmone, Chighine, Francese e Testori. La sua prima mostra personale risale al 1949 presso la Galleria del Milione.

Nel 1971 fu tra i firmatari del documento pubblicato sul settimanale L'Espresso contro il commissario Luigi Calabresi.

Nel 1978, a Milano, ha dato vita alla Fondazione Corrente, con un programma mirante allo studio del periodo storico compreso tra la nascita del movimento di Corrente e gli anni del Realismo, oltre al dibattito di temi dell'attualità culturale.

A partire dal mese di novembre 2005 la sua opera è promossa, valorizzata e tutelata dal Comitato per la tutela dell'opera di Ernesto Treccani, con sede presso la residenza milanese del Maestro.

Ernesto Treccani muore a Milano nel novembre del 2009.